sabato 12 gennaio 2008

Sabato pomeriggio

Bene, non sono assolutamente ispirato per scrivere un intervento interessante, divertente, istruttivo o quello che vi pare. Ordunque non ho la minima idea su cosa scrivere in queste poche righe che lascerò alla vostra memoria e alla memoria ram del mio pc, alla memoria del server, alla memoria di internet, e alla memoria informatica globale in generale.

Orbene mi trovo qui, ore 16.42, davanti a un monitor, a dire quanto poco sia ispirato in questo momento. Ipod attaccato al Pc a caricare. Odore di esaurimento che dilaga un pò per tutta la camera. Necessito di una doccia mentale e fisica. Dovrei lavare gli interstizi (questa parola ha un suono vagamente porno) piu nascosti e irrangiungibili del mio cervello. Devo ordinare parecchie cose all'interno della mia vita, oltre che nel mio hard disk (per hard disk intendo il disco fisso/rigido del Pc).

Trovo la maggior parte dei modi con cui passo il tempo noiosa e sprecante. Devo rinnovare e rinnovarmi, mi sto raffrendando come un piatto vecchio di 5 giorni. Gia. Raffrendando e decomponendo. Forse è proprio questa la strada che mi porterà alla svolta. Distruzione --> Creazione. Spero. Devo ridare vigore alla mia volontà di potenza.

Cos'altro indigna piu del vile atto del tradimento alla propria natura umana ricercando il vero benessere oltre le nuvole, in idoli nulli, fasulli, insiti di menzogna? La vera felicità, il vero potere, la vera realizzazione è nella terra che ci ospita, nell'aria che ci trafigge. Non nelle lodi, nell'invidia verso gli dei.

Dio è morto.


Mi addentro nel mio vuoto esistenziale....

...ricerco il mio talento...

...ritrovo la mia natura...
...non temo le tenebre della vita...


...rinascita...




...Una persona che ha ancora qualcosa di nuovo da dire...

4 commenti:

Laura Girolami ha detto...

come vorrei che fosse vero, come vorrei che tu t svegliassi dal tuo torpore..

Anonimo ha detto...

e qui ci starebbe una bella pernacchia.

Samulo ha detto...

dio non è morto, si è solo nascosto dietro una nube perchè si vergogna della sua creazione

Anonimo ha detto...

"Ancora una volta, prima che m'avvii
lo sguardo rivolto innanzi
io levo solitario a te le mani,
chiedendoti rifugio,
a te cui alzo nel profondo cuore
grandi altari solenni
perché la voce tua sempre mi chiami,
lassù risplende profondamente incisa la parola:
al Dio sconosciuto.

Ed io son suo, anche se son rimasto
fino a quest'ora fra le schiere empie;
io son suo, e sento le catene
che mi voglion portare alla battaglia,
sicché, se fuggo, mi costringono a servirlo.

Ti voglio conoscere, o Sconosciuto,
che afferri la mia anima,
che la mia vita sconvolgi come una tempesta,
o Inafferrabile, eppure a me congiunto,
voglio conoscerti e servirti."