venerdì 18 gennaio 2008

Note di notte


Rieccomi qua. Dopo un periodo di assenza dovuto unicamente al fatto che la pennetta usb che mi permetteva l'accesso alla grande rete era andata in culo (come mi piace questa espressione), eccomi tornato sul mio blog. Beh che dire. Non lo so. Anzi non lo so proprio. Che dire? Boh. Mi sento terribilmente perso questi giorni. Alienato da tutto e da tutti. Trascinato dalle note malinconice e elettriche dei Radiohead, selvaggiamente picchiato e ferito dalle sanguinarie canzoni dei Nine Inch Nails. Ho letto la vita di questi due tizi qua (Thom Yorke e Trent Reznor) e che dire. Mi sento uno di loro. Depressione, alienazione, rabbia, paura e chi più ne ha più ne metta. Sono veramente importanti queste due figure per me. Con le loro canzoni riesco a dare sfogo a quel che mi passa per la testa. Quel che mi sento dentro. Ho trovato davvero nelle loro allucinanti melodie un rifugio in cui isolarmi, rilassarmi, sfogarmi. Non riesco a cogliere il senso di questo intervento, ma a che serve. Ho davvero tanto, tanto dentro di me, che vuole solo uscir fuori, che deve solo uscir fuori. Senza quei due simpatici marpioni molte volte rimarrei soffocato. Mi sento terribilmente preso nella morsa della mia schematica esistenza. Ho bisogno di evasione. Ho bisogna di libertà. Ho disistallato MSN. Un piccolo passo verso l'indipendenza che da troppo tempo bramo, ammiro. Voglio essere libero da dipendenze. Voglio essere solo dipendente della mia indipendenza. So gia che tutto questo è un'utopia. Sono troppo svogliato per intraprendere questo tipo di viaggio. Anche se vorrei terribilmente farlo. Che poi diciamocelo. Io sono chiuso in cosa? Non devo lavorare 12 ore al giorno, non ho il divieto d'accesso all'etere, non sono confinato nei limiti del mio fisico stanco. Allora? E tutto nella mia testa. Seh. Vado a sentirmi The Downward Spiral.


Prima o poi crescerò.

3 commenti:

Samulo ha detto...

ciao. abbiamo molte cose in comune, io e te. tipo lo sfondo del nostro blog. nero.
ah, e la voglia di evasione.
ah, e poi la voglia di disinstallare quella dannata macchina di distruzione celebrale che è messenger. Purtroppo il mio è ancora un atto potenziale, tu invece ci sei effettivamente riuscito.
ah, e poi abbiamo entrambi la musica nei nostri blog.


Ma dai retta a me. Mentre yorke e l'altrotiziochehainominatomadicuinonmiricordoilnome
sono dei dilettanti, Arthur Bloch è un vero pessimista.
Perchè lui riesce a ridere sugli eventi negativi della vita. E quando ridi su ciò che c'è di negativo, vuol dire che hai perso ogni speranza, e che non ti rimane altro che essere vittima della tua follia.

adesso ho voglia di un sigaro. scusami.

Laura Girolami ha detto...

riuscirai mai a tirartene fuori? che t devo dire...inizia a sentire cristina d'avena, magari aiuta...

Anonimo ha detto...

There's no dark side of the moon, really. Matter of fact it's all dark.